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Storia

L’Opera del Piccolo Seminario dei Cuori di Gesù e Maria, nasce dal cuore di Margherita Polidori e considera come sua data di nascita il 4 novembre 1946.

Margherita Polidori, nasce a Calenzano, in provincia di Firenze, il 18 novembre 1903 da Almerigo e Gennara. Margherita vive un’infanzia triste a causa della separazione dei genitori e a 19 mesi è colpita da una paralisi infantile, mentre a tre anni si ammala di glaucoma da virus e a dieci subisce un’operazione di ernia sopportando e offrendo tutto a Gesù. Fin da piccola il Signore la ricoprì di doni e carismi speciali come visioni, locuzioni interiori, profezie e scrutamento di cuori. Già bambina desiderava consacrarsi al Signore e venne per tal motivo seguita dal suo parroco Don Pugi che diverrà il suo primo direttore spirituale. Pregava e digiunava attendendo il momento propizio di entrare in clausura.

Nel 1916 a 13 anni ricevette la prima comunione, e ancora adolescente una strana malattia con febbri e tremiti, emicranie e forze di stomaco la costrinsero a letto per molto tempo lasciandole per sempre una salute cagionevole. Per guadagnare qualche soldo in aiuto alla famiglia faceva umili lavori, come quello di intrecciare paglie per fare ceste con l’aiuto della sorella Ida. Fu molto aiutata dai nonni e dagli zii materni.

Già adolescente aiutava il parroco nel fare il catechismo ai fanciulli e a visitare gli ammalati e gli anziani portando loro conforto e calore umano. Ancora giovinetta sfuggì alle morbose attenzioni di un uomo immorale, gettandosi completamente tra le braccia del Signore Gesù. Nel 1919, a 16 anni dopo un periodo di malattia si offrì vittima ai Cuori di Gesù e Maria per la salvezza dei peccatori, offrendo piccoli sacrifici e rinunce.

Volle entrare nel convento delle monache di Montughi (FI), ma varie e misteriose sofferenze fisiche e spirituali la costrinsero a lasciare e a tornare alla vita laicale. Capì così la sua vera vocazione: animatrice di giovani ed educatrice dell’infanzia, insegnando loro un mestiere e ad amare Gesù. Stabilitasi a Sesto Fiorentino si impegnò nell’insegnamento del ricamo e della catechesi alle ragazze della parrocchia. Trovata la strada trovò anche tante incomprensioni e gelosie soprattutto quando decise di entrare nell'”Opera della Pia Unione”, un’associazione di laiche consacrate che vivevano e pregavano in comune portando avanti l’Apostolato della Preghiera. Nel 1941 aprì la sua casa di Colonnata, per una scuola di ricamo con l’appoggio e la benedizione del parroco don Ottavio Bertini. Organizzò gite ed incontri di preghiera e catechesi per giovani e si impegnava in ogni modo nell’aiuto delle vocazioni di speciale consacrazione.

È in questo periodo che la voce chiara e limpida del Signore le suggerisce la nascita di un’Opera a sostegno delle bambine povere, consolazione delle anime derelitte moralmente e spiritualmente, e per la santificazione dei sacerdoti: siamo nel 1946. Le vennero in aiuto la marchesa Gerini prima e la marchesa Doria poi, che furono per Margherita in seguito motivo di tante sofferenze fino a decidere di allontanarsi da loro e comprare un terreno dove costruire una casa propria: in Via G. Bencini a Colonnata, dove ancora oggi ha sede legalmente l’Opera. Donna di grande fede e fervida preghiera si contornò di figlie spirituali che rimasero con lei in una vita di comunità e tra queste, Iliana, Mirella, Caterina, Maria, Eda, Gina e Mariarosa.

Margherita definiva l’Opera del Piccolo Seminario come “un piccolo seme di anime semplici e modeste che vivono in amore come nella casetta di Nazareth”. Amante di Gesù crocifisso ed eucaristico si poneva sotto il manto di Maria per adorarlo nel tabernacolo. Il 20 Febbraio 1959 resta un giorno importante per l’Opera perché Margherita insieme a sei figlie spirituali si consacra ai cuori di Gesù e Maria nelle mani del direttore spirituale Padre Armando Ciocca prendendo l’abito proprio dell’Opera. Nel 1968 giunse a Roma dove iniziò una nuova casa, prima in affitto in Via Nicotera e poi dopo varie peripezie ma anche segni provvidenziali riesce a costruirne una in via di Selva Nera.

Nel 1971 muore la mamma ed è per lei un grande dolore che tutto offre per il bene dell’Opera. In questo periodo, Margherita, oltre l’accoglienza delle bambine, la scuola di ricamo, e l’aiuto alle vocazioni, apre il suo raggio d’azione al recupero morale delle famiglie, attraverso incontri di preghiera, di catechesi e il suo illuminato consiglio. Viaggia continuamente tra Colonnata e Roma e si prodiga con instancabile zelo alle anime pur tra dolori fisici e morali. A Roma trova l’appoggio e la stima del vescovo di Porto – Santa Rufina, Mons. Diego Bona, nella cui diocesi sorge la casa di Selva Nera il quale le concede attraverso il buon parroco Don Antonio Branda di avere l’Eucarestia in casa, così come a Firenze l’affetto del Cardinal Piovanelli che approverà l’Opera come associazione privata di fedeli.

Colpita da un ictus, dopo lunga sofferenza, all’età di 86 anni, l’11 settembre 1990, Margherita Polidori rende la sua bell’anima al Signore, e viene sepolta nel cimitero monumentale di Sesto Fiorentino.